Un amore onirico - Enna Trasgressiva

Un amore onirico - Enna Trasgressiva

Davvero incredibile questa storia fatta di lacrime e sudore, che mi fece scoprire il godimento sublime e il dolore.
Era una giornata molto calda, incontrai per caso una giovane donna, al bar da Diana, diceva di chiamarsi Ilaria, e l'avevo vista ad una festa universitaria, aveva delle curve perfette, e le più belle erano le tette, aveva una scollatura messa in evidenza che rasentava la decenza, ma a me piaceva e mi feci il viaggio mentale, che con lei a letto si poteva fare anale!

Lei annui alla proposta coraggiosa, anzi la situazione si fece sempre più calorosa, lei diventò coccolosa e curiosa di provare quella cosa fantasiosa, iniziammo a strusciarci le gambe a vicenda, lei era stupenda e stavo per diventare leggenda facendo quell'anale durante le feste di natale!

Mi incammino verso casa, dopo averla persuasa, aprii la porta, lei faceva la gattamorta voleva prendere il mio membro, voleva succhiarlo e farmi il timbro col suo rossetto di color scarlatto, mentre mi sbottonava mi baciava, mi diceva che voleva esser la mia schiava, in quel momento avevo un durello che era solido come cemento e imponente come un castello, da li a poco ci ritrovammo a letto, ed era tutto perfetto!

Iniziammo a far le porcate, e le grida erano appassionate e soprattutto appropriate dato che stavo spingendo come un pazzo il mio cazzo che sembrava un palazzo all'interno della sua vagina, ma ricordate che lavata e sgurata non vuol dire mai usata, infatti ci potevo mettere anche la mano, ma non sono un villano.

Dopodichè entrò mia madre, urla, e grida erano giustificate, suo figlio verginello che dava l'uccello, era una visione scottante e soprattutto scioccante, non poteva credere a ciò che vedeva, alcune volte mi aveva visto farmi una sega, e aveva visto il mio manico formato mega!

Ad un tratto mi sveglai sudato, e anche bagnato, allora era un sogno, non ho gradito mi sono sentito colpito al cuore, ma quanto era bello fare l'amore, alla fine il letto era tutto grondante di sperma fumante, ed io ero li, pietrificato e ammutolito, guardavo il soffitto zitto, sconfitto dal quel sogno che mi aveva vinto!

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